Scuola Svizzera

Nella scelta dell’organizzazione spaziale e nella conformazione dell’edificio l’obiettivo è stato quello di valorizzare gli elementi caratterizzanti l’offerta formativa del programma scolastico proposto dalla Scuola Svizzera e in particolare dalla sede di Caslino rispetto alla offerta formativa del programma scolastico italiano più tradizionale. Il progetto nasce dall’incrocio degli assi, come il cardo e decumano che in epoca romana costituivano lo schema di base dell’insediamento. Questo incrocio dà origine alla caratteristica croce Svizzera, cuore del progetto. In questo modo si fondono cultura e architettura, didattica e spazi. Si è posta particolare attenzione all’organizzazione degli spazi esterni che possono e debbono essere fruiti dagli alunni per le attività didattiche, ludiche e sportive con qualsiasi condizione metereologica e in qualsiasi periodo dell’anno e che costituiscono un prolungamento degli spazi interni. La scuola si sviluppa lungo diversi assi che offrono interessanti visuali e ampliandosi divengono lo spazio dedicato alle attività didattiche. Gli superfici del piano terra destinati alle scuole di infanzia e primaria potranno essere collegati tra loro per permettere attività di passaggio da un ordine all’altro. Lo stesso criterio ha guidato l’organizzazione degli ambienti a piano primo dove si trovano media e primaria. Una particolare cura è stata posta nel verificare che tutti i locali fossero adeguatamente illuminati con luce naturale. Tutte le aule e tutti i percorsi e saloni didattici godono dell’illuminazione naturale. Ottenere questo effetto non è stato semplice. Ma si trattava di una richiesta esplicita della Scuola Svizzera. L’obiettivo è stato raggiunti grazie all’articolazione della sezione che sfrutta il gioco di altezze differenti per ricavare finestre che portino luce anche nelle zone più centrali. L’edificio è stato orientato lungo l’asse Nord/Sud. Questo orientamento permette la migliore esposizione per l’utilizzo dei diversi spazi: i fronti più lunghi sono i fronti Est ed Ovest. Mentre viene minimizzata l’esposizione dei locali a Nord e a Sud per evitare problemi di scarsa o di eccessiva esposizione. È nato così un organismo composto da volumi diversi facilmente leggibili nelle loro parti, ma intersecati e connessi tra loro in una osmosi di funzioni.